Si sono conclusi da pochi giorni gli European Para Youth Games di Istanbul. Ancora una volta la rappresentativa nazionale paralimpica colleziona medaglie su medaglie.
Tra queste spiccano i due argenti di Lorenzo Magarelli (CTT Molfetta) nel Singolare Classe 10 e di Leonardo Coletta (Fiaccola Castellana) nel Singolare Classe 8, insieme alla medaglia di bronzo dei due pugliesi in Doppio Maschile MD18.
Ecco le parole dei due atleti al loro ritorno da Istanbul.
Ragazzi complimenti! Che dire… Entrambi medaglia d’argento nei rispettivi singolari e bronzo nel doppio. Un risultato davvero strepitoso! Parlateci un po’ di questa vostra esperienza
Lorenzo Sono molto fiero e contento di aver portato a casa questi risultati, di certo non ci aspettavamo questo exploit di medaglie ma sul campo può succedere di tutto. Da sempre, gli Epyg sono una competizione molto sentita e riuscire a raggiungere questo traguardo è per me un qualcosa di straordinario. Penso che il valore aggiunto sia stato dato dalla coesione e dallo spirito di squadra fuori e dentro il campo di tutti i componenti della squadra, in particolare il mio ringraziamento va ai coach Nicola Falappa e Marco Bressan i quali ci hanno guidato verso il raggiungimento di questo obiettivo inaspettato. Un altro ringraziamento doveroso da fare riguarda la mia società di appartenenza, Ctt Molfetta, la quale mi ha preparato ottimamente nel periodo pre-competizione cercando di limare quelle imperfezioni prima della manifestazione.
Leonardo L’esperienza è stata fantastica, perché abbiamo creato un gruppo meraviglioso con gli altri ragazzi del team, siamo stati una famiglia, ci siamo supportati in ogni partita. E questo ha aiutato molto a raggiungere il risultato finale, per quanto riguarda le medaglia, tutti siamo andati bene quindi il rapporto che si è venuto a creare sicuramente è stato di fondamentale importanza.
Nel doppio siete molto affiatati. Qual è rapporto tra voi due, sul tavolo e al di fuori?
Lorenzo Io e Leonardo ci conosciamo da ormai 13 anni, siamo cresciuti insieme pongisticamente ma abbiamo un bellissimo rapporto anche fuori dal campo. C’è sempre stato qualcosa che ci ha legati seppur indirettamente e devo dire che, senza questo legame, non saremmo mai riusciti a raggiungere il bronzo nella gara MD 18. L’affiatamento è una delle soluzioni nei momenti di difficoltà, per superarli in qualsiasi modo.
Leonardo Io e Lorenzo ogni volta che abbiamo giocato in doppio siamo sempre arrivati sul podio. Tra di noi c’è un rapporto bellissimo, sia fuori che dentro il campo. Io mi alleno spesso con lui, abbiamo giocato tante volte insieme. E poi anche fuori dal campo c’è un’amicizia che ci lega ormai da parecchi anni. Frequentiamo anche la stessa Università, stesso corso di laurea; lui è un anno più avanti rispetto a me, quindi mi ha aiutato e mi aiuta molte volte anche per gli esami. C”è un rapporto di fiducia sul campo nel doppio e negli allenamenti. Alcune volte abbiamo giocato contro nel singolare, ci conosciamo, quindi sappiamo i nostri reciproci punti deboli e punti di forza. Lorenzo è un grande amico.
Parlateci degli allenamenti, come vi siete preparati all’evento?
Lorenzo La preparazione per questo evento è molto lunga, bisogna sapersi allenare nei modi e nei tempi giusti riuscendo a trovare un equilibrio fondamentale tra parte al tavolo e quella fisica. L’obiettivo è sempre riuscire ad arrivare alla manifestazione nelle migliori condizioni fisiche e mentali, cercando di allontanare tutti quegli elementi negativi. Personalmente sono riuscito a trovare questo equilibrio grazie al mio coach, Rossella Scardigno, che mi ha aiutato in ogni momento e ne sono grato.
Leonardo Nelle ultime settimane prima della gara sono andato a Molfetta per allenarmi con Lorenzo e per prepararci nella miglior maniera possibile. Il viaggio è iniziato il 21 luglio, a Istanbul ci siamo allenati duramente, abbiamo provato gli schemi, ci siamo concentrati per la competizione, quindi è stata un eccellente preparazione anche grazie ai tecnici Nicola Falappa e Marco Bressan.
Il Tennistavolo paralimpico italiano negli ultimi anni ha ottenuto risultati importantissimi, basti pensare alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Anche in questo torneo, la semifinale di doppio MD18 e la finale di Singolare Classe 8 sono state tutte italiane. Dietro ai risultati c’è sempre un notevole lavoro di squadra che coinvolge tutti (atleti, tecnici, preparatori, dirigenti). Che rapporto c’è tra di voi atleti e con gli altri membri dello staff?
Lorenzo Il rapporto è unico ed inimitabile, ci sentiamo una famiglia. Sin da subito, grazie ad Alessandro Arcigli, ho avuto la possibilità di conoscere questo mondo fatto di persone incredibili, pronte a sacrificarsi per l’altro per cercare di raggiungere l’obiettivo. La nostra è una grande famiglia, spero che questo rapporto tra di noi possa non cambiare mai.
Leonardo Sì, negli ultimi anni il tennistavolo paralimpico italiano ha avuto grandissimi risultati. Per quanto riguarda questi giochi europei, il rapporto che si è venuto a creare tra noi ragazzi ha aiutato e ha influito tantissimo. Sicuramente il fatto di esserci allenati insieme, di aver vissuto e di avere delle esperienze simili ha contribuito ancora di più al supporto reciproco. Anche con i tecnici c’è stato da subito un rapporto di totale fiducia reciproca e di rispetto. E tutto questo ha aiutato… Insomma è stato bellissimo!
Nonostante la vostra giovanissima età, siete degli esperti del tennistavolo, avendo iniziato a giocare praticamente da bambini. Quali consigli dareste a chi ha iniziato a giocare da poco?
Lorenzo Il mio consiglio è molto semplice, credere sempre in se stessi, soprattutto quando la situazione sembra impossibile e l’unico pensiero è quello di abbandonare tutto. Lottare e non arrendersi mai, perché alla fine i risultati arriveranno. Fidatevi!
Leonardo Il mio consiglio è quello di avere molta molta pazienza, lo dico ai bambini ma anche agli adolescenti che si approcciano a questo sport. Io in primis quando ero bambino facevo molta fatica a migliorare rispetto agli altri, nonostante la quantità degli allenamenti fosse molto simile agli altri. I risultati sono cominciati ad arrivare verso i 17-18 anni e sono stati costanti sino ad oggi. Quest’anno per me è stato l’anno in cui ho fatto più miglioramenti. Questo è stato grazie alla mia continuità e alla voglia di migliorarmi. Quindi pazienza se non si notano progressi all’inizio, se hai voglia, se hai tanta tenacia, i risultati arriveranno prima o poi. Non è importante se arrivano a 10, 12 o 20 anni. I risultati, se uno ci crede, li ottiene sempre. Basta soltanto avere tanta tanta voglia.
Quali sono i prossimi impegni di Lorenzo e Leonardo?
Lorenzo riguardo i prossimi impegni, al momento siamo nel periodo off season, gli EPYG hanno terminato la stagione agonistica. L’obiettivo ora è cercare di prepararsi al meglio per le prossime competizioni nazionali e non, migliorandosi sempre.
Leonardo Per quanto riguarda i prossimi impegni, si ricomincia con i tornei nazionali da fine agosto in poi; nel settore paralimpico il prossimo torneo ad ottobre.
Ancora complimenti ragazzi! In bocca al lupo per un futuro sempre più radioso.



Foto dal sito nazionale FITET




